Venezia79, White noise
White noise ha aperto la 79esima mostra del cinema di Venezia: Noha Baumbach torna a Venezia con un film tratto da un romanzo scritto negli anni 80 che racconta le ansie le paura di una famiglia americana allargata
Siamo negli Stati Uniti, stato della pancia del paese, i coniugi si amano ma lo spettro della morte angoscia le
loro vite
non è un film asfissiante, tratta con leggerezza paure di allora ma riconducibili al nostro tempo: la nube tossica, la pillola della felicità, la fuga verso la salvezza dai pericoli del pianeta che non è più protettivo, una metafora del nostro tempo: niente cambia
In alcune scene ho pensato a welles, poi a Spielberg, io non faccio testo perché nei film raccolgo quel che sento mio e non quel che un regista decide di raccontare
amo sempre di più Adam Driver, Greta gerwigh è carina da morire
un film da veder una volta, distribuito netflix e disponile da fine dicembre
Ho saltato il mio solito sostare tra palazzo del cine, Excelsior -a parte una breve sosta in capanna
niente red carpet, sono ancora travolta dal caldo che non se ne va
domani torno al lido: mi spaventa un po’ la lunghezza del film di inarrutu ma mi aspetto un racconto intimo ed interessante
sarà una mostra senza fretta, scelgo qualche film -sempre che la prenotazione online non sia intasata, è un po’ terno al lotto trovare i posti come accreditati, ma va bene anche cosi
È sempre un bel passare il tempo vedendo le immagini in movimento
🙂